Se sei aggressivo lo sarà anche il tuo cane

Se sei aggressivo lo sarà anche il tuo caneTale padrone tale cane. Il nostro umore e il nostro comportamento, secondo uno studio dell’Università della Pennsylvania, influenzerebbero il temperamento del tanto amato "fido". Non basteranno le migliori scuole di addestramento a ingentilire il carattere del nostro amico a quattro zampe, dicono infatti i ricercatori, se il proprietario adotta nel rapporto con l’animale un atteggiamento violento e dominante.

“Il motivo principale per cui i proprietari di cani portano il loro animale da compagnia da uno psicologo animale comportamentista – spiega Meghan E. Herron, autore dello studio – è soprattutto quello di volerne mitigare il comportamento aggressivo”. Tutto parte infatti dall’atteggiamento del padrone nei confronti dell’animale. "Il nostro studio – continua l`autore – ha dimostrato come a volte anche i migliori metodi di addestramento non bastino a migliorare il temperamento aggressivo del cane”.

Il team della Scuola di Medicina Veterinaria dell’Università della Pennsylvania ha somministrato un sondaggio composto da 140 domande a 30 proprietari di cani rivoltisi agli psicologi animali dell’ateneo per via del carattere aggressivo del proprio animale. Nel sondaggio veniva chiesto soprattutto in che modo fosse stato gestito fino ad allora il rapporto con il proprio cane e se il metodo educativo adottato avesse ottenuto risultati positivi o negativi. Dai risultati è emerso come comportamenti dominanti quali urlare contro il cane, guardarlo dall’alto verso il basso o costringerlo a stare in una determinata posizione avessero prodotto un comportamento aggressivo e violento in più del 25% dei casi.

“Questo studio – conclude Herron – mette in evidenza i rischi legati a un comportamento dominante nell’addestramento del proprio cane. Urlare contro l’animale o usare la violenza può scatenare paura nel cane, che di conseguenza reagisce aggressivamente”. Meglio una carezza, insomma, o il vecchio metodo del biscottino come ricompensa. Solo in questo modo, suggeriscono gli scienziati, il nostro fido potrà riconoscerci come “migliori amici del cane”.

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