In arrivo l'obbligo di microchip

Le Regioni e i Comuni dovranno uniformarsi all'obbligo di microchip e anagrafe per tutti i cani. Con un'ordinanza urgente dell'Agosto 2008, il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha sollecitato le amministrazioni locali a mettersi in regola con le misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina. Misure già in vigore in alcune regioni, a macchia di leopardo, che ora il ministero prova ad armonizzare sul territorio nazionale. E a cui aggiunge anche il divieto di vendita dei cuccioli di età inferiore ai due mesi.
In arrivo l'obbligo di microchip per i cani«Si tratta di un provvedimento atteso da tempo - spiega il sottosegretario Martini - e che introduce un principio di responsabilità del proprietario, con l'obiettivo di compiere importanti passi in avanti nel contrasto al fenomeno del randagismo e dell'abbandono dei cani». Riguardo ai cuccioli Martini spiega come la misura si attenga «alla letteratura scientifica in materia, garantendo il periodo di svezzamento ed evitando il distacco prematuro del cucciolo dalla madre».
I proprietari dei cani dovranno così provvedere a identificare e registrare l'animale, entro il secondo mese di vita, impiantandogli un microchip. Per i cani di età superiore ai due mesi, si dovrà provvedere entro 30 giorni dall'entrata in vigore dell'ordinanza. Poiché si tratta di un atto medico, l'applicazione dei microchip dovrà essere eseguita da un veterinario pubblico o anche privato, a condizione che abbia accesso all'anagrafe canina regionale. Il certificato di iscrizione accompagnerà poi il cane in tutti i trasferimenti di proprietà.
Responsabilizzare i padroni, dunque, ma anche le amministrazioni locali. A vigilare sul rispetto delle norme saranno infatti i Comuni, cui spetta il compito di identificare e registrare in anagrafe i cani randagi ritrovati sul territorio e quelli ospitati nei rifugi e nelle strutture convenzionate.
I sindaci dovranno dotare la polizia municipale di un dispositivo per la lettura del chip, che consenta quindi un controllo immediato dei requisiti anagrafici. Dall'obbligo di impiantare il dispositivo sono esentati gli animali provvisti di tatuaggio, almeno fin quando questo è leggibile.
I microchip saranno prodotti e commercializzati solo dai soggetti registrati presso il ministero della Salute, dove sarà assegnato un numero di serie. E i produttori dovranno garantire sempre la rintracciabilità dei lotti di microchip venduti.
Il ministero della Salute, entro 90 giorni dall'entrata in vigore dell'ordinanza, con un provvedimento da preparare in sede di Conferenza Stato-Regioni, definirà i modi di interoperatività tra la banca dati canina nazionale e quelle delle regioni.

Vedi anche:

Scrivi il tuo commento

Prodotti in vetrina