La psicologia del cane

  • Gesti
    Come abbiamo già visto, i cani comunicano con i propri simili attraverso vocalizzazioni, ma soprattutto tramite le diverse posture del corpo e per questo sono molto recettivi ai nostri gesti, alle espressioni, ad ogni piccolo movimento. dog trainer1
    Per questo può essere utile accompagnare il comando vocale a gesti: l'apprendimento sarà più rapido e anche quando il comando vocale sarà appreso quello a gesti potrà comunque tornare utile se, ad esempio, il cane può vederci ma non sentirci, può sempre servirci per enfatizzare il comando vocale, o, ancora, può rivelarsi indispensabile qualora il cane, divenuto anziano, non senta più.
    E' inoltre possibile addestrare il cane a rispondere solo ai comandi a gesti, invece che a quelli vocali: se questa scelta si può rivelare poco pratica per un cane normale nella vita di tutti i giorni, perchè implica necessariamente che il cane ci guardi per potergli dare un comando, è invece importantissima per i cani sordi ai quali, per ovvie ragioni, non possono essere insegnati i comandi vocali.
  • Stati d’animo
    Tutti noi avremo sicuramente avuto modo di notare come i cani siano sensibili ai nostri stati d'animo che riescono a percepire attraverso le nostre espressioni, i nostri movimenti ed il nostro odore.
    Spesso i cani si fanno parecchio influenzare dallo stato d'animo del padrone e si comportano di conseguenza, così se il padrone e nervoso e agitato lo sarà anche il cane, mentre se il padrone è tranquillo e sereno il cane si convincerà che non c'è nulla da temere e che può rilassarsi.
    Tutto questo risulta molto importante anche ai fini dell'educazione e dell'addestramento del cane: se, ad esempio, vogliamo insegnare il richiamo al nostro cane, ma siamo nervosi e irritabili, per quanto ci sforziamo di sembrare gioiosi e amichevoli, il cane avvertirà dalla nostra mimica facciale e dal nostro odore la tensione che in realtà abbiamo addosso e sarà più sospettoso, meno disponibile a tornare da noi. Insomma insegnare qualcosa al nostro cane diventerà più difficile e magari ci capiterà di perdere la pazienza e di fare qualche errore.
    Il problema è però che spesso non riusciamo a renderci conto di trasmettere al cane segnali contraddittori: gli diamo comandi in un senso, ma emotivamente gli trasmettiamo l'opposto.

dog-annoiatoMagari siamo per strada col nostro cane al guinzaglio e incontriamo un vecchio amico che non vediamo da tempo, un amico dai modi un po' bruschi, dall'aspetto imponente che si avvicina per salutarci. Il cane può, per errore, considerare l'amico come un pericolo e abbaiare e noi prontamente mettiamo il cane in obbedienza, gli diamo un comando per fargli capire che non è un pericolo e che abbiamo la situazione sotto controllo, ma siamo un po' preoccupati, non ci aspettavamo una reazione del genere e così accorciamo il guinzaglio per avvicinare il cane e sentirlo più sotto controllo, il guinzaglio si tende e questo fa preoccupare il cane che sicuramente sente la nostra tensione, capisce che c'è qualcosa che ci turba e questo aumenta anche la sua di preoccupazione: se il capobranco (padrone) è agitato ci deve essere qualcosa di pericoloso e così l'abbaio riprende, magari si fa più insistente e minaccioso.

Soprattutto quando lavoriamo col nostro cane dobbiamo essere tranquilli e rilassati, concentrati su ciò che stiamo facendo, mai tesi o nervosi: se un giorno è andato tutto male, siamo stanchi e irascibili per la pessima giornata e non riusciamo a chiudere stress e tensioni fuori dal campo di addestramento, lasciamo perdere e rimandiamo al giorno dopo: non rischieremo di perdere la pazienza e fare qualche stupido errore.
Per comunicare correttamente col nostro cane dovremo quindi essere molto attenti anche ai nostri stati d'animo e capire che non è sufficiente concentrarsi su cosa vogliamo dire al cane, ma anche su come glielo diciamo e sopratutto su come il cane sta recependo i nostri comandi!

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Commento di Cynofila

Spiegazioni molto utili... Grazie... a breve mi daranno una cagnolina, e volevo documentarmi un po'... non ho mai avuto un cucciolo prima, sebbene io sia stata in contatto con quelli dei miei parenti... ma ovviamente non è la stessa cosa... La cosa che mi mette un po' d'ansia è insegnargli a non fare i bisogni in casa... sentila mia madre... -.-''

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