Consigli per l'educazione del cane

training1L'addestramento è un passo necessario per mantenere i cani come animali domestici. I cani, specialmente quelli di grossa taglia, devono essere obbedienti o quantomeno controllabili.
Oltre alla loro naturale condiscendenza nei confronti di chi li nutre, i cani, in quanto animali da branco, presentano istinti naturali che ne favoriscono l'addestramento. Questi istinti si manifestano principalmente nel desiderio di compiacere un capo. Ciò fornisce all'addestratore un indubbio vantaggio nel modellare il comportamento di un cane.
Sebbene i cani possano essere addestrati per svolgere compiti particolarmente complessi, come le operazioni di salvataggio o numeri da circo, ci sono elementi di educazione cinofila che ogni cane dovrebbe apprendere a beneficio di sé stesso e del suo proprietario.

Chi educa un cane?

Ci sono molti professionisti nel campo dell'educazione cinofila (potete trovarli nelle nostre Pagine Gialle), ma non è sempre corretto definirli addestratori perché la maggior parte di loro in effetti insegna ai proprietari di cani ad educare il proprio animale. In effetti i migliori risultati finali si ottengono quando un cane viene addestrato dalla persona alla quale dovrà poi ubbidire. Per questo chiunque dovrà gestire l'animale dovrebbe essere coinvolto nella sua educazione, perché il cane dovrebbe essere ubbidiente nella stessa misura a qualsiasi membro della famiglia. Addirittura, se ritenete di rivolgervi ad un amico vicino di casa per custodire il cane in vostra assenza, dovreste coinvolgerlo almeno nell'apprendimento dei comandi più elemantari come "vieni" e "seduto".
training3E' importante che l'educatore ed il cane frequentino insieme un corso di addestramento cinofilo, per imparare meglio l'uno dall'altro e soprattutto capire come lavorare insieme. Le persone inesperte di educazione cinofila spesso ritengono che i cani conoscano istintivamente comandi di base come "seduto" e "terra", e sono perciò eccessivamente duri quando un cane non gli obbedisce immediatamente; è importante perciò per i novizi dell'educazione cinofila scoprire ciò che i cani sanno e ciò che devono imparare e il modo in cui apprendono.

L'educazione e la vita di un cane

L'addestramento inizia virtualmente alla nascita di un cane. I cani che sono accuditi da persone nelle prime otto settimane di vita sono generalmente più adatti ad essere addestrati e a convivere con il proprietario nella sua stessa casa.
Dopo queste età, e fino alle 14 settimane, il cane è pronto ad affezionarsi ad un nuovo proprietario. Anche un cane adulto può legarsi ad un nuovo padrone, ma la situazione ideale per educare un cane è di crescerlo fin da cucciolo. Con qualsiasi razza, è possibile educare facilmente i cuccioli, e in tal caso il cane rimane sottomesso e mantiene il rispetto per le persone anche quando è cresciuto completamente. Un cane adulto che non sia stato educato può diventare più difficile da gestire.
training2L'età minima per seguire un corso di addestramento vero e proprio, nel senso di seguire un corso per sviluppare comportamenti specifici, è compresa fra i tre e i sei mesi. Tuttavia è opportuno iniziare ad abituare il cane ai comandi fin dalle prime settimane di vita durante il gioco.
La maggior parte delle tecniche di addestramento si imperniano sul fare complimenti e festeggiamenti quando il cane ubbidisce e rifiutarglieli quando non esegue i comandi. Il comando "no", pronunciato in modo secco e con risolutezza, è fondamentale per far capire al cane quali comportamenti non deve tenere. Scacciare il cane o rinchiuderlo in una stanza o in un recinto, non è invece molto efficace come punizione. Qualche schiaffo o sculacciata può essere utile quando il cane manifesta comportamenti esagerati con i denti o le zampe, non è un'inutile crudeltà.

I comandi vocali

Un tono di voce autoritario è fondamentale per ottenere l'obbedienza di un cane. Ciò può apparire troppo arrogante e duro a chi non ha avuto precedenti esperienze con un cane, ma è un dato di fatto che i cani rispondono meglio a questo stile di comandi. Invece per interazioni più piacevoli, quali complimentarsi col cane, dargli dei bocconi, o il gioco, è utile un tono di voce più acuto, ma per ottenerne l'obbedienza, sembra più efficace l'equivalente umano di un abbaio.
Il nome del cane è un componente fondamentale dei comandi che gli si rivolgono. All'inizio dell'addestramento è infatti opportuno anteporre il nome del cane al comando vero e proprio. "Jack, vieni!" risulta più autorevole a un cane di nome Jack di un semplice "vieni". Una volta che il cane è addestrato non è necessario usare il suo nome ogni volta, ma quando viene usato, aggiunge comunque autorevolezza al comando.

Conclusioni

E' molto più piacevole vivere con un cane ben educato che con uno che fa sempre di testa propria. Non è difficile impartire a qualsiasi cane un'educazione minimale che permetta di averlo sotto controllo. Basta conoscere degli elementi di psicologia canina e qualche tecnica di addestramento che chiunque può imparare.
In Italia operano centinaia di educatori cinofili e vengono organizzati corsi da moltissimi centri cinofili. L'educazione deve iniziare fin all'inizio della vita del cucciolo, anche semplicemente giocando con lui. Premi e rimproveri sono sufficienti per far capire al cane cosa ci aspettiamo da lui, ma quando esagera una sculacciata non può fargli che bene.
Educare un cane non solo è un dovere di ogni proprietario responsabile, ma anche un'esperienza che rafforzerà moltissimo il rapporto con il nostro cane.

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Commento di adonellag

abbastanza completo come articolo ma non ho trovato consigli di come fare accettare alla mia amatissima coker il guinzaglio ,impossibile portarla a passeggio tira troppo! Mi potete aiutare?

Commento di goldenstar

Sculacciare il cane?Un leader che si rispetti non ha bisogno di sculacciare proprio nessuno anzi facendo questo si ottiene solo il non rispetto del cane!

Commento di billi71

Ciao, potete darmi qualche consiglio su come far capire al mio cane (meticcio taglia piccola di un anno e mezzo) che non deve fare la pipì dentro casa anche se da parte nostra c'è la buona volontà e al minimo cenno lo facciamo uscire il più spesso possibile nel cortile? Grazie

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