In vacanza col proprio cane si può

Se per la maggioranza dei proprietari gli animali domestici sono amatissimi compagni di gioco e di vita, il fenomeno dell’abbandono persiste. Nonostante le pene, sia pecuniarie che restrittive, per chi si macchia di questo reato, d’estate viene abbandonato un cane ogni 3 minuti.

Ma vacanze e animali domestici sono davvero incompatibili?

cane_in_vacanzaUn recente sondaggio di TripAdvisor, la community di viaggiatori più grande del mondo, svela il ritratto di coloro che vivono serenamente le vacanze estive insieme al proprio animale e cosa fanno per organizzarsi se non è possibile portarli con sé.
Ecco allora come passeranno le vacanze gli amici a quattro zampe dei viaggiatori TripAdvisor.

Come da immaginario collettivo, gli italiani si dimostrano i più sentimentali: se il 30% dichiara di portare il proprio animale con sé perché la sua presenza rende il viaggio più piacevole, il 15% (contro il 2% a livello internazionale) dichiara che proverebbe una vera e propria sofferenza se si separasse da lui per tutto il periodo della vacanza. Il 20% invece si preoccupa del disagio psicologico cui sarebbe sottoposto l’animale, preoccupazione condivisa da solo il 4% del campione internazionale.

Ma non finisce qui: c’è addirittura un 16% di intervistati che dichiara che preferirebbe fare un viaggio col proprio animale piuttosto che con il proprio partner. Il motivo? È più affettuoso e più capace di esprimere i propri sentimenti (per il 15%), è più fedele (6%), o meno costoso da portare con sé (4,5%). C’è poi chi opta per l’amico a 4 zampe perché sporca di meno del partner (7%) e un  2,5% che preferisce l’animale perché più ubbidiente e facile da gestire. Per non parlare di chi (un sorprendente 12%) lo preferisce alla propria dolce metà perché… meno peloso!

C’è anche chi, alla stregua di un amante clandestino, trasgredisce alle regole pur di non separarsi dall’amato animale, e ammette di averlo portato almeno una volta con sé di nascosto, anche in strutture in cui era vietato (11%). È curioso notare che, a livello internazionale, la percentuale di “rei confessi” sale al 21%.
La domanda sorge spontanea: i proprietari italiani sono, contro ogni clichè, più rispettosi delle regole o meno onesti degli stranieri nel rispondere al sondaggio?
Gli italiani, in ogni caso, continuano a dimostrarsi premurosi e attenti nei confronti dei propri amici a 4 zampe. Il servizio più votato tra quelli che si vorrebbero a disposizione nell’hotel delle proprie vacanze è stato il veterinario in loco (23%) mentre nessuno, invece, ha scelto di avere il servizio di pet-walking (qualcuno che si occupi di portare il cane a passeggio): a quanto pare la compagnia del quadrupede è considerata anche in vacanza un privilegio, e non un impegno di cui sgravarsi. Molto meno apprensivi gli stranieri: solo l’1,4% vorrebbe avere a disposizione un veterinario, mentre il 24% si godrebbe di più la vacanza se l’hotel disponesse di un servizio di dog-sitter che badasse al proprio animale.

Solo il 6% degli intervistati dichiara che l’animale può rappresentare un problema per andare in vacanza, che però l’85% di chi decide di non portalo con sé risolve adottando la soluzione di mettersi d’accordo con un parente o un amico perché si prenda cura all’animale fino al proprio ritorno. 
Solo l’8% degli Italiani intervistati sceglie di ricorrere ad una pensione per animali, ponendo in luce la questione del “Dog Bonus” - lo sgravio fiscale fino a 250 euro per lasciare gli animali in pensioni specializzate - e di chi invece fa osservare che l’obiettivo dovrebbe essere incentivare i proprietari di animali a portarli con sé in vacanza.

Quasi la metà degli italiani intervistati scelgono le case prese in affitto per portare i propri amici animali a trascorrere le vacanze con sé, mentre a livello internazionale si preferiscono gli hotel, forse anche grazie a strutture più attrezzate e “pet-friendly” (adatte cioè ad accogliere gli animali).

Infine, ancora una volta le nuove mode più stravaganti arrivano dagli Stati Uniti: l’ultima novità è il “Pet-renting”, “l’affitto di animali” in vacanza. Il 6% degli intervistati del campione internazionale dichiara che vorrebbe usufruire di questo servizio e affittare un animale da compagnia in vacanza. Insomma, se un animale non ce l’avete e avete litigato col vostro partner, o se vi siete convinti che il compagno di viaggio ideale sia un cane, un gatto o un furetto, ma non potete ospitarlo a casa tutto l’anno, non disperate: non vi resta che sperare che questo fenomeno arrivi presto anche da noi.

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