La leishmaniosi canina

La leishmaniosi è una malattia parassitaria che colpisce soprattutto il nostro amico a quattro zampe ma sono ancora in molti ad ignorare che l'uomo è ad elevato rischio di contagio. Un padrone su tre, secondo una recente indagine Doxa Pharma, ignora questo pericolo. Sembra infatti che solo il 15 per cento delle persone che possiedono un cane sia a conoscenza di questa malattia e che solo 34 persone su cento sanno che è trasmissibile all'uomo.

Questa malattia si trasmette con la puntura del Phlebotomus papatasi, comunemente chiamato pappatacio (proprio perché pappa senza farsene accorgere e senza emettere alcun rumore), insetto simile alla zanzara, che colpisce principalmente da maggio ad ottobre e preferibilmente dal tramonto all'alba. Questa malattia colpisce il cane punto dall'insetto infetto e porta a sintomi piuttosto gravi. Un cane risultato positivo al test può tuttavia vivere per molto tempo prima di manifestare sintomi, ma può comunque diffondere la malattia. La leishmaniosi, inoltre, è un'antropo-zoonosi, cioè una malattia trasmissibile, in alcune particolari condizioni (sistema immunitario compromesso), anche all’uomo. Molto importante è tenere presente che la leishmania (il protozoo resposanbile ultimo della malattia) non viene trasmessa direttamente da cane a cane o da cane a persona: il protozoo infatti, per diventare infettante, deve prima compiere nel flebotomo (cioè nel pappatacio) una parte del proprio ciclo biologico.

La malattia si presenta con una serie di sintomi che possono presentarsi insieme o singolarmente. Alcuni animali possono presentare prevalentemente la sintomatologia cutanea della malattia come la dermatite secca esfoliativa (tipo forfora), in altri vengono colpiti gli organi interni con una perdita di peso in modo più o meno rapido, altri ancora manifestano sintomi di entrambi i tipi. Si possono verificare casi di alopecia, lesioni alle orecchie le quali perdono pelo e manifestano vere e proprie ulcere sanguinolente, perdita di sangue dal naso dovuta a ulcere nella mucosa orale in cui sono presenti i parassiti, dolori articolari compreso anche mal di schiena, lesioni oculari, danni renali fino al coma uremico. La diagnosi viene effettuata sul sangue, sull'urina, su prelievi citologici di linfonodi, midollo osseo e milza.

Al momento non esiste ancora una cura definitiva per la leishmaniosi, tuttavia la terapia riesce a rallentare il suo decorso, se non a bloccarlo. Cani che reagiscono molto bene alla cura possono continuare a vivere anni senza più manifestare i sintomi della malattia. Tuttavia sono possibili delle ricadute e per questo motivo in genere si effettuano esami periodici e si somministrano i medicinali in caso delle ricadute.

Non essendo ancora stato prodotto un vaccino, la profilassi per il cane non può limitarsi ad altro che alla protezione dagli insetti con prodotti repellenti oltre ovviamente ai dovuti controlli dal vostro veterinario di fiducia. "Anno dopo anno, la Leishmaniosi si sta espandendo dai territori tradizionalmente endemici all’Italia centrale, verso le aree collinari e pedemontane interne di Toscana, Umbria e Marche, ma anche verso il Nord Italia, che prima non era considerato endemico per questa malattia" – afferma Luigi Gradoni, Dirigente del Reparto di Malattie Trasmesse da Vettori e Sanità Internazionale, Dipartimento di Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate dell’Istituto Superiore di Sanità. Cerchiamo quindi di proteggere i nostri fidati amici a quattro zampe soprattutto quando li portiamo a correre nei giardini, l'erba è il luogo preferito dai pappataci, soprattutto col calar del sole. Per questo sono disponibili molti eccellenti prodotti come il Bayer Advantix, il Frontline Combo o i collari Scalibor.

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