Allarme obesità per cani e gatti

Hanno uno stile di vita sedentario, influenzato dai loro padroni che trascorrono troppe ore davanti al computer o alla tv; e quindi anche gli animali da compagnia, in particolare cani e gatti, soffrono sempre di più di sovrappeso e obesità: l'allarme è stato lanciato da una ricerca dell'Associazione nazionale imprese per l'alimentazione e la cura degli animali da compagnia (Assalco) secondo la quale gli animali domestici hanno sempre meno opportunità di vita all'aperto e di movimento con gravi rischi per la salute.
cane_obesoDalla ricerca "Pet Obesity Task Force" - un gruppo di lavoro composto da medici veterinari italiani - emerge che il 28% dei cani sono in sovrappeso (hanno accumulato grassi dal 5 al 20% superiori rispetto al peso forma). Inoltre i problemi legati all'obesità sono maggiori se gli animali sono stati sterilizzati o vivono in un appartamento senza giardino. Dall'indagine - che ha coinvolto 200 strutture veterinarie, 3.868 cani e 1.540 gatti - risulta che il problema dell'obesità è legato anche ad un'alimentazione sbagliata, in particolare può derivare dalla somministrazione di cibo casalingo il quale rischia di non garantire all'animale un corretto apporto nutrizionale.
Nel cane - informa ancora il rapporto Assalco 2009 - il sovrappeso è riscontrato maggiormente negli adulti (più di 4 anni) ed in alcune razze come Labrador, Boxer, Beagle, Golden Retriever e Pastore Tedesco. Il sovrappeso e l'obesità nei pet porta a scompensi gravissimi come problemi al cuore, diabete, allergie cutanee che se non identificati per tempo potrebbero condurre anche alla morte dell'animale.
Stando al rapporto Assalco, nonostante la crisi, la  spesa per alimenti confezionati destinati ai nostri amici a quattro zampe, è cresciuta nel 2008 del 5,6% con un giro di affari di 1,2 miliardi. I soldi spesi in media ogni anno per l'alimentazione dei cani varia da 250 a 550 euro a seconda della taglia, mentre scende a 200 euro per il gatto.
Oltre che ben nutriti, a quanto pare gli animali sono sempre più curati. L'associazione nazionale medici veterinari italiani ha stimato che nel 2008 la spesa complessiva per visite mediche è stata di circa 800 milioni e che almeno l'85% degli animali è sottoposto a cure periodiche contro il 12% di cani e gatti che non hanno mai visto un veterinario.
Ma le cure non si limitano alla salute: i nostri sempre più "paffuti" compagni di divano sono anche "viziati" e coccolati per bene. Lo dimostra il mercato degli accessori (prodotti per l'igiene, giochi, guinzagli ecc.) che, cresciuto dell'8,7%, supera i 51 milioni, trainato soprattutto dai prodotti per l'igiene che rappresentano il 40%.
Di questo e di altro si parlerà al Salone internazionale dei prodotti per l'alimentazione e la cura degli animali in programma a Bologna dal 7 al 10 maggio 2009, dove quest'anno sono in aumento le aziende impegnate sul fronte della sostenibilità applicata a questo particolare settore di mercato.

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