Collari elettrici: salvati due cani e denunciato l'autore del reato
Finalmente iniziano i primi sequestri di collari elettrici con un blitz delle Guardie zoofile della Protezione Animali, che hanno denunciato un uomo a Urbino, sequestrando gli animali da lui tenuti in custodia. Fino alla recente Ordinanza Turco, che ne ha esplicitamente vietato l’utilizzo riconoscendo l’evidente maltrattamento, la questione tra produttori di questi strumenti di tortura e animalisti aveva lasciato spazio a chi usava - incredibilmente - questo oggetto per “educare” il proprio cane. I volontari del Nucleo delle Guardie zoofile ENPA di Pesaro-Urbino hanno sequestrato due segugi che stavano subendo questo orribile trattamento perché il detentore dei cani riteneva di poter risolvere così il problema dei rumori fastidiosi per i vicini.
Ogni volta che un cane - due femmine di circa quattro anni - latrava, si attivava automaticamente il dispositivo che dava una forte scarica elettrica all’animale, il quale interrompeva il richiamo per il dolore. L’uomo è stato denunciato per maltrattamento e i cani sono attualmente ospitati dal canile comprensoriale di Urbino; sono al momento in corso accertamenti per capire chi sia il legittimo proprietario, visto che l’uomo sembra aver avuto i cani solo in affidamento.
Con la collaborazione del servizio veterinario della zona territoriale n. 2 dell'ASUR, gli animali – che erano ospitati all'interno di un box angusto e sporco – sono stati portati al sicuro e l'uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per maltrattamento e per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura. “Abbiamo ricevuto una segnalazione anonima e quando abbiamo visto quei collari indossati dai poveri cani stentavamo a credere che fosse vero. Per il solo maltrattamento di animali, l'uomo rischia ora una condanna da tre mesi ad un anno di reclusione oppure una multa da tremila e quindicimila euro”, dichiara Franco Biancani, capo nucleo provinciale delle Guardie zoofile.
Simone Casadei, Coordinatore regionale dell'Enpa per le Marche, ha commentato: “Le Guardie zoofile di Pesaro hanno dato immediato riscontro all'Ordinanza del Ministero della Salute che ha finalmente risolto la lunga diatriba sull'uso dei collari elettrici, mettendoli definitivamente al bando. Questi collari sono un vero e proprio strumento di tortura e costituiscono un indubbio strumento di maltrattamento. È sconcertante che alcuni li considerino ancora mezzi idonei per contenere l'indole esuberante del proprio animale”.
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Commento di Roby
La cosa assurda è che chi esegue questi sequestri non capisce la differenza tra un collare antiabbaio e un collare per il recinto elettronico che serve per dare più libertà al cane e non a privarla.
Commento di paolo
il tar del Lazio ha annullato l'ordinanza che vietava l'uso dei collari elettrici! Registro Generale: 2633/2007