La Pet Therapy

La pet therapy negli ultimi anni ha riscosso grande successo, tanto da essere ufficialmente riconosciuta con il decreto legislativo del 6 febbraio 2003, come attività del pet_therapy2Servizio Sanitario Nazionale, il quale inoltre riconosce il valore terapeutico del cane, consentendone l'accesso in ospedali, istituti e case di riposo.
Il Ministero della Salute riconosce piena ufficialità alla Pet Theraphy, dedicando attenzione alla nuova funzione del cane co-terapeuta e alle nuove figure professionali che ruotano attorno alle terapie assistite dagli animali e che gravitano attorno al "cane co-terapeuta", come ad esempio gli educatori cinofili o conduttori specializzati in pet therapy, cioè in grado di educare e seguire un cane nelle terapie di assistenza ai malati.
Questo tipo di evoluzione ha fatto in modo che un'altra professione si affermasse nel campo della cinofilia: l'operatore di pet therapy. Infatti il peso dell'addestramento del co-terapeuta affidato ad addestratori ed istruttori con specifica preparazione è cruciale 
Questo perchè per il corretto svolgimento della pet-therapy è fondamentale in via preliminare addestrare adeguatamente l'animale ad interagire con il paziente e poi curare il rapporto che si viene a creare nella coppia co-terapeuta e paziente.
In particolare la fase dell'addestramento è importante qualora l'animale assista pazienti con particolari handicap fisici.

Ma cosa s'intende per Pet Therapy?
Il termine fu coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson che verificò l'efficacia terapeutica degli animali d'affezione impiegati per il recupero di persone con gravi turbe psichiche.
La pet- therapy propone co-terapie dolci con l'intervento degli animali, da affiancare alle terapie mediche tradizionali e, attraverso un preciso protocollo terapeutico, è diretta a pazienti colpiti da vari disturbi
L’intervento dei cani, opportunamente addestrati, è mirato a stimolare l’attenzione, a stabilire un contatto visivo e tattile, un’interazione sia dal punto di vista comunicativopet_therapy5 che emozionale, a favorire il rilassamento e a controllare ansia ed eccitazione, ad esercitare la manualità anche per chi ha limitate capacità di movimento, a favorire la mobilitazione degli arti superiori, ad esempio accarezzando l’animale, o di quelli inferiori attraverso la deambulazione con conduzione dell’animale la cui presenza rende gli esercizi riabilitativi meno noiosi e più stimolanti. 

Con la Pet Therapy il cane diventa co-terapeuta e agisce come soggetto attivo: tra lui e la persona trattata avviene uno scambio reciproco fatto di emozioni e di stimoli che provocano cambiamenti ed effetti positivi in entrambi, il cane costituisce uno stimolo nuovo alla curiosità rendendo possibile il contatto e una comunicazione non convenzionale.
Secondo la Delta Society (organizzazione internazionale che favorisce l'impiego degli animali per il miglioramento dello stato di salute, l'indipendenza e la qualità della vita dell'uomo), solo gli animali domestici possono essere inseriti in programmi di attività e terapie assistite dagli animali, escludendo quindi tutti gli animali selvatici o inselvatichiti, gli animali esotici ed i cuccioli.
Tutti gli animali impiegati come Pet Partners devono superare una valutazione che ne attesti lo stato sanitario, le capacità e l'attitudine.
Il Pet Partner Aptitude test (PPAT) della Delta Society valuta se la coppia conduttore/animale ha l'abilità, le capacità, la disposizione ed il potenziale per partecipare a programmi di questo tipo di terapia.
Bisogna tenere presente che l'animale, messo a contatto con persone che possono manifestare comportamenti iperattivi o stereotipie, può vivere situazioni che gli creano molto stress e deve essere quindi particolarmente equilibrato per evitare reazioni indesiderate a stimoli eccessivi, manipolazioni maldestre.

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