I dog sitter dei VIP
Chi porta a spasso i cani delle star in America? È Dominique Pilla, 22 anni: tra i suoi clienti, Sarah Jessica Parker e Ilary Swank. È giovane, italoamericana, laureata: Dominique Pilla, 22 anni, è la signora dei “dog sitter” newyorkesi. Ha cominciato quasi per gioco a occuparsi di cani “eccellenti”, quelli dei vip, degli attori glamour dell'America che conta. Lavora nella zona di Mahattan, tra i quartieri e i parchi chic dell'Est Village. Tra i suoi clienti Ilary Swank, eroina di Black Dahlia, Matthew Brodick e Sarah Jessica Parker, star di Sex and the city, Keri Russel in coppia con Tom Cruise nell'ultimo Mission impossible. ''Un hobby, una necessità, una sfida tra amici la nascita, nel 2004, della mia societa'' Penny paws. Con me lavorano solo 7 persone, a dispozione per soddisfare 83 clienti''. ''Una struttura che definirei quasi familiare formata soprattutto da giovani studenti e artisti - ha aggiunto -. In questi ultimi anni negli Stati Uniti c'è stato un vero e proprio boom del settore, diversamente dall'Italia, dove il fenomeno ha certamente dimensioni ridotte''.
A volte mi sembra di essere all'interno di un film, Lilli e il vagabondo per esempio. Spesso si scelgono i parchi e i giardini a seconda delle amicizie strette tra cani. E capita anche di incontrare top model come Gisele Bundchen, ex di Leonardo di Caprio, a spasso con i suoi quattro adorati cuccioli. Gisele è simpatica, alla mano, ama gli animali - continua la giovane imprenditrice -. Quando ci incontriamo ci fermiamo a parlare e alla fine siamo diventate amiche. I dog sitter per gli americani - conclude - rappresentano un vero e proprio status symbol, come un gioiello, un'opera d'arte. Un investimento di immagine, ma anche economico''.
''Una moda ancora sconosciuta quella dei dog sitter - racconta lo stilista Renato Balestra -. Il mio schnautzer viene portato a passeggio da persone della casa. Non mi fiderei di lasciarlo in mani inesperte e sconosciute''. ''Quando posso - aggiunge - Sono io a portarlo in giro. Amo gli animali, li ho sempre avuti. E rabbrividisco pensando a quei terribili anni '80 quando ricche signore andavano in giro con barboncini tinti di azzurro o di rosso. O il vezzo contemporaneo (vedi Paris Hilton) di portarli addosso o in borsetta. Prima di acquistare un cane chiederei, obbligatoria - conclude - una visita dallo psicologo''. Marina Ripa di Meana confessa che non potrebbe vivere senza i suoi adorati carlini. “Ricordo di essere arrivata a quota 12 - spiega - Me ne sono sempre occupata personalmente aiutata dai miei filippini. In giro per la Capitale o preferibilmente in campagna, all'aria aperta. L'italia non è pronta ad accogliere i dog sitters - spiega ancora -. Non siamo abituati. Io poi sono gelosissima dei mie cani, per me sono come dei figli. Non li affiderei a chiunque. Un po' come la tata per la mia Lucrezia. Devo conoscere bene le persone, e amarle come i miei animali. È capitato a volte che non sia andata in vacanza pur di non lasciarli - ha confessato la Ripa di Meana -. Per adesso porte chiuse, in casa mia, per di dog-sitter''.
Massimo Perla, addestratore di cani eccellenti soprattutto per il cinema e la tv, ha cominciato oltre 30 anni fa facendo il dog sitter. ''Portavo in giro con un pulmino i cani di ricchi aristocratici e vip. Era per me una passione, solo in secondo momento è diventato un lavoro. Addestro ed educo cani - spiega - Da me sono passati i cani di D'Alema, Maurizio Costanzo e Maria de Filippi, Paola Saluzzi, il border collie di Fiorello. Spesso i padroni vengono anche a trovarmi con i loro cani, un modo per distendersi, rilassarsi all'aria aperta''. ''Alcuni di loro hanno problemi, piccole fobie. Lulù per esempio la cagnetta di D'Alema aveva paura a salire sulla barca - conclude Perla -. Poi tutto si è risolto. Mentre i cani della coppia Costanzo - De Filippi non riuscivano ad andare d'accordo. Abbiamo lavorato insieme e i risultati sono stati vincenti''.
Commento di Cla
Io credo che prendere un cane sia una personalissima scelta di vita. Siamo noi "umani" che decidiamo non il cane o gatto o quant'altro.
Dobiamo quindi essere consapevoli che per un periodo della ns. vita di almeno una media di 14 anni saremo legati anima e corpo al ns. amico a 4 zampe e questo comporta una ns. totale responsabilità nei suoi confronti.
Non trovo quindi giusto e corretto che ci si affidi a dei dog sitter.
Quando abbiamo preso il ns. adorato labrador abbiamo modificato le ns abitudini. Non più vacanze in agosto ma in giugno o settembre, le uscite devono essere almeno 4 al giorno , non lo abbiamo mai lasciato e mai lo lasceremo in una pensione...i viaggi all'estero potremo sempre farli un domani, lui dobbiamo godercelo ogni attimo e lui altrettanto deve star bene e tranquillo con i suoi padroni.
Forse siamo troppo eccessivi? Non credo, abbiamo fatto una scelta e la porteremo a termine nel migliore dei modi.
Questo è il mio pensiero
Ciao
Claudia