Rino e Priscilla: una storia d'amore

rinoFra pochi giorni sarà San Valentino, la festa di tutti gli innamorati, proprio per questo vorremmo raccontarvi una toccante storia d´amore a quattro zampe che ha bisogno di un lieto fine. Rino e Priscilla vivono in canile da anni: bellissimo incrocio Border Collie lui, vivace e affettuoso, dolcissima simil belga lei, tranquilla, ma sfortunata...ha infatti subito l´amputazione di una zampa.
Loro si appoggiano l´una all´altro in questa triste reclusione, si vogliono bene e la felicità di lui è la felicità di lei, così come la sofferenza...
Anna, volontaria del canile che ospita i due cani, così ci racconta: "Due anni fa nel corso di una premiazione di un concorso letterario dedicato al rapporto bambini-animali e rivolto agli alunni di una scuola elementare, una graziosa bimba mi chiese "ma i cani si innamorano?".Non ebbi esitazione nel risponderle perché negli occhi e nel cuore avevo loro: Rino e Priscilla.
Mi limiterò a narrarvi i fatti e poi giudicate voi se la loro non è una bellissima e straziante storia d´amore.
Li vidi per la prima volta quattro anni fa circa quando scoprii l´esistenza di quel canile. Più di 300 cani dimenticati dal mondo che morivano di fame, di freddo, di malattie non curate, ed io che non potevo far nulla fino a quando la battaglia legale avviata contro tutto questo non completava il suo corso.
Andavo in tutti gli orari d´apertura pensando, forse nella mia ingenuità, che quelle povere creature si sentissero meno abbandonate. Facevo scorrere la mia mano lungo tutte le gabbie affinchè sentissero una carezza, sussurrando ad ognuno che prima o poi sarebbe finita quell´agonia e che la loro" mamma" non li avrebbe mai abbandonati; volevo che percepissero in qualche modo dell´amore.
Rino e Priscilla dividevano il box con altri due cani, pochi metri quadrati e un´unica cuccia di freddo cemento; lei incredibilmente dolce, la chiamavo "la mia salterina" perché appena mi vedeva arrivare iniziava a saltare come una pazzerella e lui: Rino, che in tutto quello squallore riusciva a mantenere un equilibrio difficilmente riscontrabile in simili contesti.
Priscilla gli era accanto ad ogni passo, dormivano sempre l´uno accanto all´altra e lei ogni volta lo travolgeva con i suoi salti gioiosi. Fino all´arrivo di quel maledetto giorno.
All´improvviso degli ululati strazianti che si confondevano tra un´abbaiare nervoso e violento, iniziai a correre facendo passare tutti i box cercando di capire da dove provenissero quelle urla fino a quando dovetti fermarmi davanti alla loro gabbia.
Il sangue era ovunque, riuscivo a veder solamente un groviglio di cani che si stavano massacrando, Priscilla aggredita contemporaneamente dagli altri due cani e Rino che si era avventato su uno di essi per staccarlo da lei.
priscillaRiuscimmo a dividerli, ma era troppo tardi per la mia adorata" bambina": le avevano completamente strappato a morsi una delle zampe anteriori. Non dimenticherò mai lo sguardo e gli ululati di Rino mentre il custode la portava via per soccorrerla come poteva. Non voglio descrivervi come Priscilla venne curata e ricucita perché il solo pensiero ancora mi spacca il cuore e soprattutto perché la giustizia ormai ha fatto il suo corso e chi doveva pagare per tutto questo l´ha fatto.
Ciò che posso dirvi è che Priscilla venne reinserita il giorno stesso nello stesso box!
Si rifugiò nella cuccia di cemento e lì stette nascosta per giorni, protetta e difesa dal suo Rino. Mi recavo da loro quotidianamente ed ogni volta mi si presentava la stessa scena: Rino fermo davanti alla cuccia che non permetteva agli altri due cani di avvicinarsi. Pensate che non si spostava neppure per venire a prender la sua consueta carezza, mi scodinzolava dalla sua "postazione" e poi entrava nella cuccia e iniziava a leccar Priscilla sul musetto. Mi chiedo ancora cosa volesse comunicarmi con quel gesto.
Dopo circa 10 giorni "Priscy" iniziò a riprendersi, e il merito non fu certo delle blandissime cure o delle mie visite, il merito era tutto di Rino che le infondeva coraggio, senso di protezione e voglia di vivere.
Poco dopo ottenni il permesso di iniziar a far volontariato all´interno della struttura e così mettemmo subito i due amori in un box solo per loro perchè potessero stare tranquilli; fu emotivamente difficilissimo veder Priscilla quando si ostinava a voler saltare come sua abitudine e ogni volta ricader su se stessa.
Iniziammo la campagna affidi ed ora, dopo anni, di quei 300 cani ne son rimasti 24 tra cui i nostri due inseparabili piccioncini.
Tutto questo fino ai primi di gennaio quando per la "legge degli appalti ASL", i due dopo 6/7 anni di vita l´un accanto all´altro son stati divisi perché risultavano accalappiati in due comuni diversi. Quando risposi alla domanda della bambina se i cani potevano innamorarsi le dissi che in base alla mia esperienza mi piaceva pensare di sì, ora se la rincontrassi mi piacerebbe poterle raccontare che come nelle favole più belle c´è sempre un lieto fine e che i due amati vivono insieme in una calda casa o in un verde giardino viziati e coccolati.
Ma non è così e loro non stanno reagendo bene alla separazione. Spero possiate farlo voi questo miracolo di aiutarci a riunirli e di poter scrivere finalmente la famosa frase "...e vissero insieme per sempre felici", ponendo così un lieto fine alla loro bellissima e straziante storia d´amore".
Vogliamo provare a far adottare insieme i due novelli "Giulietta e Romeo", ovvero Priscilla (senza una zampa) e Rino. Lo meritano. Il numero per adottare Rino e Priscilla è: 02.86463111. Ass. "Gaia Animali & Ambiente".

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